giovedì 9 febbraio 2017

Trainspotting - la mia vita con l'eroina ... e no, non intendo Wonder Woman

"Io ho scelto di non scegliere la vita, ho scelto qualcos'altro ... le ragioni? Non ci sono ragioni ... chi ha bisogno di ragioni quando ha l'eroina ?"

Siamo in Scozia, ma potremmo essere ovunque, due ragazzi corrono inseguiti dalla polizia: sono Mark e Spud, due amici di un gruppo di cinque che, dipendenti dall'eroina, cercano ogni espediente per procurarsi i soldi necessari al suo acquisto.
Ci viene mostrata la loro vita, le loro abitudini, i loro luoghi, vengono spiegate le loro sensazioni con estrema sincerità.
Mark però ha deciso di smettere e con successo, ma la vita piatta e priva di emozioni che trova fuori da quella realtà non gli basta.
Torna dunque a farsi con i suoi amici che, dopo molte peripezie, decidono di concludere un grande affare e di vendere della roba per una grande somma.
Rimarranno tutti fedeli o i soldi faranno gola a qualcuno tra i più disperati?
Ma sopratutto sceglieranno mai veramente la vita?

In occasione dell'imminente uscita del seguito di questo film cult, ho deciso di riproporvene la visione.
Ewan McGregor, che trova qui uno dei suoi ruoli più importanti, ci regala un'interpretazione molto buona: sembra essere perfettamente immerso nella parte del giovane ragazzo eroinomane ma lucidamente consapevole del mondo che lo circonda. In particolare la sua espressività è valorizzata: è proprio dalla faccia di Mark infatti che riusciamo a ben comprendere tutti gli stati emotivi dei personaggi e le situazioni in cui essi si trovano.
La storia è interessante ed ironica, male interpretata come un incitamento ad una vita randagia e priva di ideali, è invece una critica ad una società troppo incentrata sul consumismo, dove l'omologazione distrugge l'identità personale.
In questo mondo tutto grigio e stereotipato, gli unici a vivere una vita diversa sono coloro che, offuscati da un concetto di vita decisamente utopistico, cercano di rompere gli schemi.
I personaggi principali infatti sono gli unici caratterizzati veramente mentre tutti gli altri vengono presentati allo stesso modo. Tutte le coppie di genitori, ad esempio, come simbolo supremo di quel modello di vita "normale", vengono presentate sedute a tavola l'uno di fronte all'altra durante un pasto. Questo trattamento non è invece riservato a Mark e i suoi amici che invece ricevono tutti una presentazione caratteristica proprio per sottolineare la loro individualità.
Il film non è esattamente realistico ma non per questo meno esplicito, non mancano scene come "il tuffo nel cesso più sporco di Scozia" in cui Mark cerca di recuperare due supposte nel gabinetto.
In conclusione non è un film che consiglierei a chiunque ma se siete sempre stati curiosi di questo titolo, o volete vedere un film cult degli anni 90 allora perché non Trainspotting !



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