lunedì 16 gennaio 2017

Lui è tornato - ma se ne era mai andato?

Adolf Hitler si risveglia, direttamente dal 1945, nella moderna Berlino del 2014, un po' sconvolto dal salto temporale cerca di capire cosa è cambiato nella nuova epoca e interagisce con i passanti che lo scambiano per un emulatore e gli chiedono foto e autografi.

La pellicola è geniale.
 Gioca a mente lucida e con sagace ironia su un tabù tra i più grandi dei nostri giorni.
Si può scherzare su Adolf Hitler? Tutti rispondono sempre in modo negativo, sembra qualcosa di cui si fa fatica a parlare ( basti pensare al divieto di stampare il Mein Kampf durato settant'anni), ma non è forse la paura di un nome ad incrementare la paura della cosa stessa?
Il film non si propone come anti-hitleriano e nemmeno come sostenitore.
Semplicemente riporta questa figura ai giorni nostri con estrema intelligenza, la fa diventare un fenomeno virale, un personaggio televisivo e la fa parlare, con gli stessi argomenti che portava allora e studia la reazione della gente.
E' forse questo il dato veramente interessante: la gente lo ascolta.
Ancora oggi certe argomentazioni e un certo modo di parlare sembrano scatenare un largo consenso.
Alcuni degli intervistati affermano "se fosse il vero Hitler, la seguirei".

Ed è proprio qui che il film raggiunge il suo scopo: ci mostra che forse i tempi non sono poi tanto cambiati da 1933.
Questa agghiacciante consapevolezza deriva anche dalla geniale fusione che questo film crea tra cinema e realtà: molte delle interviste sono infatti reali e quelle che vediamo nel film sono le reazioni spontanee della gente.
Tutti sembrano essere pervasi da questa novità e sembrano piano piano distaccarsi dalla realtà.
Almeno fino a quando non appare sullo schermo una vecchia signora ebrea affetta da demenza senile che vedendo Hitler davanti a se afferma spaventata "Sei tale e quale ad allora e dici le stesse cose di allora. Anche all'epoca ridevano di te. Io so bene chi sei, non l'ho dimenticato!"
Ed è allora che capiamo veramente che tutto quello che ci ha fatto ridere, divertire e a tratti apprezzare questo personaggio è esattamente il motivo per cui dovremmo temerlo di più.

Un film veramente bello, che fa riflettere su molte cose ma sopratutto sulla società di oggi caratterizzata da un intorpidimento delle coscienze e un vuoto ideologico che rischia di essere ricoperto da un tipo di personaggio che forse, come ci vuole far capire il film, non è mai andato via.




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