domenica 29 gennaio 2017

Arrival - e se provassimo a parlare con gli sconosciuti?

Tana per "Incontri ravvicinati del terzo tipo" , direi che non ti sei nascosto benissimo tra i riferimenti a questo film... ma andiamo per ordine.
Dodici misteriose astronavi soprannominate "gusci" sono arrivate misteriosamente sulla terra e  si sono posizionate secondo uno schema poco chiaro un po' in tutto il mondo.
Una nuova razza entra in contatto con gli umani, ma per quale motivo? A quale scopo? Saranno qui per combattere o per aiutare?
La storia si incentra sugli avvenimenti che vedono coinvolta in questa storia la linguista Louise, incaricata di stabilire un contatto con questi "eptapodi" e cercare di comprenderne il linguaggio.
La donna con il sostegno di un fisico teorico incaricato dell'equipe, riesce a comprendere la loro particolare lingua scritta e a costruire un vocabolario di base.
I passi avanti sono incredibili ma non tutte le nazioni riescono a fidarsi veramente degli alieni, la tensione è palpabile tra gli stessi uomini della base militare, il sospetto avanza inesorabile e una dimostrazione di forza sembra l'unico modo per ristabilire la supremazia umana sulla Terra.
Il film è molto intelligente, costruito con criterio ed esplora aspetti di un eventuale contatto alieno che purtroppo mancano agli altri film di fantascienza.
Ho apprezzato moltissimo il personaggio principale e il contatto continuo e costante ( anche se atto di alti e bassi ) con le altre nazioni in gioco.
Questi fattori rendono il film veramente credibile: finalmente non si spara più contro questi "mostri" che ci vogliono annientare ma si dialoga e si collabora per capire l'entità di ciò che si ha di fronte, un approccio molto più realistico alla questione.
Sulla cooperazione con altri paesi poi faccio un encomio speciale ad Arrival che scende dal solito piedistallo americano del "faccio tutto io e da solo" sul quale ogni pellicola statunitense tende a issarsi.
Da elogiare sono sicuramente anche l'aspetto visivo e sonoro che contribuiscono in gran parte a creare un prodotto di indubbia qualità.
Torna centrale anche il tema del tempo, ma in un modo che non vi aspettereste, e si propone anche una filosofia particolarmente interessante su questo punto che però non vi anticipo.
Tornando a "Incontri ravvicinati del terzo tipo" la pellicola riprende sicuramente il tema del contatto e della ricerca di un metodo comunicativo. Ma quello che , per ovvie ragioni, nel primo film era solo accennato, in "Arrival" viene sviluppato e diventa fulcro stesso del film.
Da non perdere assolutamente !


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