
"Finalmente. Un'oasi in questa terra desolata."
Questa frase rivolta ad Allen Ginsberg da Lucien Carr nel film esprime pienamente il mio giudizio su di esso.
Una boccata d'aria nel panorama cinematografico degli ultimi anni, un film nuovo sopratutto nella tematica, la pellicola riguarda infatti l'incontro e la formazione di quel gruppo d'artisti che andranno a proporre il movimento culturale della Beat Generation.
Allen Ginsberg, Jack Kerouac e William Burroughs sono i nomi dei tre artisti che gravitano, in questo film, intorno alla figura enigmatica e magnetica di Lucien Carr.
La storia è narrata dal punto di vista di Allen e in particolare sullo sviluppo del suo percorso: l'abbandono della poesia classica, lo sconvolgimento dei sensi, la presa di consapevolezza riguardo la propria sessualità e la creazione di una nuova forma di scrittura sono i punti focali del film che però non rischia di sembrare "didattico" in quanto si concentra molto sull'intimità emotiva dei personaggi.
"Adoro le prime volte. Voglio che la mia intera vita sia composta da prime volte. La vita è interessante soltanto se è la vita e basta."
Lucien Carr, perfettamente rappresentato da questa frase incarna in realtà lo spirito del film, lo stesso spirito della poesia beat.
Il personaggio si configura come fulcro della storia, come musa ispiratrice di un intero stile di vita: affascinante, emotivamente travolgente ma irrimediabilmente confuso che sfrutta questo suo fascino per convincere le persone a seguirlo nel tentativo di scappare da se stesso.
La scoperta personale di questi giovani ragazzi si va poi a intrecciare con la storia dell'omicidio di David Kammerer per mano dello stesso Lucien, la storia di un amore consumato e logorante che annichilisce tutti coloro che vengono a contatto con esso.
Allen Ginsberg, giovane molto fragile, appare naturalmente travolto da queste nuove sensazioni ed esperienze ma se nella prima parte del film possiamo considerare il suo un atteggiamento quasi passivo (appare infatti trascinato nell'esperienza dalla semplice infatuazione per Lucien), nella seconda parte ci rendiamo conto di come in realtà l'artista abbracci tutto questo mondo di esperienze e di come sia pronto a diventare straordinario e singolare nel suo modo di fare poesia, un modo nuovo, che "disfa la camicia".
Un film veramente interessante, ben raccontato e ben recitato, che indaga le profondità dei sentimenti ( che appaiono anche amplificati in quanto narrati da animi poetici e quindi particolarmente sensibili) e gli indirizzi culturali di un tempo ben preciso.
Un ottimo film per entrare nel mindset della Beat generation se siete interessati all'argomento, altrimenti ve lo consiglio anche solo per passare una serata alternativa, come poi è questo genere di vita, emozionarvi e magari rimanere sorpresi da un mondo delle meraviglie tutto nuovo.
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