martedì 6 febbraio 2018

Kakegurui - che gusto c'è se non si punta tutto ?


Tema particolare, ma alla fine gli anime ci piacciono anche per questo: si parla di gioco d'azzardo.

Nella prestigiosissima accademia Hyakkao, frequentata solo da rampolli dell'alta società giapponese, il gioco d'azzardo è infatti il fulcro dell'intera gerarchia sociale.

La disponibilità economica di questi ragazzi ha permesso loro di creare un vero e proprio sistema sociale basato sulla capacità di puntare, rischiare e vincere somme esorbitanti in partite agguerrite e nei giochi più disparati solo per acquistare credibilità, popolarità o, nel caso di alcuni, solo per il gusto di rischiare.

I vincitori dominano l'accademia e hanno pieno potere decisionale sulla vita dei perdenti che, impossibilitati a rifondere gli ingenti debiti, sono relegati nella condizione di "cani", senza più alcuna dignità o diritto.
In questo turbinio di perversione e consumismo si ergono le figure più disparate, ma tutto è visto attraverso gli occhi di Yumeko Jabami, nuova studentessa che subito dimostra una propensione senza precedenti per il gioco d'azzardo.

L'apparenza timida e impacciata nasconde infatti non solo una grande logica e una grande abilità nel gioco, ma anche una sfrenata passione per il rischio più totale e sconsiderato.
Nulla sembra essere abbastanza per lei, che sembra provare un piacere immenso nel mettere tutto, in particolare la sua vita, nelle mani del destino.
Poco interessata ai soldi, alla vittoria o alla sconfitta, Yumeko vuole solo giocare e godere di quella scarica di adrenalina che questo le provoca.

L'anime è sicuramente molto interessante e maturo, sia dal punto di vista della trama (piuttosto perversa ma ben sviluppata), sia dal punto di vista artistico.
I disegni sono incredibili e l'opening è un prodotto di ottima realizzazione sia musicale che grafica.
Tutto il tema oscuro e perverso è inoltre accompagnato da un velo di erotismo che rende il tutto ancora più affascinante.
Non posso dunque che consigliarvi la visione di questo anime targato Netflix.



2 commenti:

  1. Che come opera sia interessante da sviscerare allegoricamente (soprattutto per Yumeko) te lo concedo ma come fa ad essere matura una storia dove è evidente che l'autore/sceneggiatore dell'anime non sappia dare delle conseguenze tangibili per le azionu dei personaggi e man mano che vai avanti (io ho letto anche il manga) diventa sempre più palese che l'abbiano impostata così non per una scelta di stile perchè non sono capaci di dare nemmeno la più piccola variazione allo status quo della storia mostratoci fin dal primo capitolo/episodio. In conclusione, mi dispiace disilluderti ma non si può definire matura una cosa del genere, un'opera matura decostruisce i caratteri e le azioni dei personaggi, lakegurui non è altro che una stereotipizzazione esagerata.

    RispondiElimina
  2. Scusa gli errori grammaticali, avrei dovuto mettere un punto interrogativo dopo personaggi e ma dopo stile :).

    RispondiElimina