martedì 13 febbraio 2018

the OA - quando si vuole a tutti i costi risultare originali

Beh che dire ... sicuramente questa serie ha lasciato tutti un po' confusi.

Ma se non la conoscete bene vi riassumo un attimo la trama.
Prairie (Brit Marling), dopo essere misteriosamente scomparsa per sette anni, riappare in stato confusionale nel suo piccolo paese, senza saper dare spiegazioni su cosa le sia successo o dove sia stata per tutto questo tempo e con un mistero tutto da risolvere.
La ragazza infatti era diventata cieca da bambina, dopo un incidente, e sembra aver inspiegabilmente riacquistato la vista.
Tutto in lei sembra diverso, rifiuta persino il suo nome affermando di chiamarsi OA e ha una serie di orribili cicatrici sulla schiena.

Ma Prairie non è una ragazza confusa e persa, sembra essere tornata con uno scopo ben preciso e determinata a portarlo a termine. Questo scopo però appare misterioso e inarrivabile.
Tutto sembra ridursi a trovare un gruppo di cinque persone disposte ad ascoltare la sua storia ma, addentrandoci piano piano nei meandri del passato di Prairie scopriremo cose molto sconvolgenti.
Ed è qui che tutto si mischia irrimediabilmente in quello che forse voleva essere un prodotto di difficile definizione ma che risulta semplicemente un'accozzaglia di idee mal amalgamate.
Passaggi rapidi e confusi, elementi fantascientifici, angeli, segnali, mosse di yoga, spiriti guida, spiritualità, tutto si confonde e si interseca senza che la storia riesca a sviluppare una vera e propria trama.

Un po' "Sense8", un po' "Stranger Things" un po' "Black Mirror" ma anche un po' del nulla assoluto.
Già rinnovata per stagioni successive non posso che sperare che acquisti un minimo di senso andando avanti, ma non ripaga della visione nemmeno dal punto di vista grafico.
Le inquadrature, i colori, le ambientazioni, tutto sembra curato ma non è particolarmente bello esteticamente. La recitazione è abbastanza piatta e nessuna interpretazione brilla in particolar modo.
Insomma non ve la consiglio, ma se volete perdervi in un nonsense totale la scelta sta a voi


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