martedì 18 aprile 2017

Skins - ma perché dico io ?

Ebbene sì, stiamo per parlare del mostro sacro, perché recensire Skins è difficile, sia perché piace un po' a tutti e bisogna motivare bene i punti a sfavore, sia perché è abbastanza confusionaria come serie.

Diciamo che questa serie britannica segue le vicende di tre gruppi di adolescenti di Bristol durante gli ultimi due anni di scuole superiori.
Si parla di temi come famiglie problematiche, abuso di droghe, sessualità, disturbi della personalità, disordini alimentari, gravidanza giovanile, morte, autolesionismo e malattie mentali. E chi più ne ha più ne metta come direbbe il buon vecchio Muciaccia.

Spesso parlando di Skins parte la sfida: " La seconda generazione è la migliore" "Ma sei fumato?Assolutamente la prima" "Hey so che nessuno si fila la terza ma a me è piaciuta" "Stai zitto tu che non capisci nulla" etc, etc.
Cosa si intende con generazioni ? Beh semplicemente ad ogni gruppo di ragazzi sono dedicate due stagioni dopo le quali cambiamo completamente personaggi e relazioni per ricominciare tutto da capo ma con la solita pappetta.
E sì, avete intuito bene, Skins non mi è affatto piaciuta.

Premetto che l'ho vista tutta, ho voluto darla una chance fino alla fine, ma proprio non capisco come un prodotto di così basso livello e con così poca effettiva profondità possa esser diventato quasi di culto oserei dire.
Tutti i personaggi sono estremamente stereotipati, non vengono minimamente approfonditi psicologicamente nonostante la serie si vanti proprio di farlo. In realtà quello che rimanda è una descrizione dell'adolescente "complessato" con manie suicide e abuso di droga che non aiuta per niente la società a comprendere la condizione degli adolescenti e le loro difficoltà, al contrario li incastra in uno stereotipo fuori da ogni norma che rigetta qualsiasi logica di comprensione.

La più grande pecca di Skins dunque, oltre alla regia scadente, la sceneggiatura lacunosa e la fotografia confusa, è decisamente la mancanza di realismo.
Se si vogliono tratteggiare i drammi adolescenziali che siano verosimili almeno e che le relazioni siano approfondite, non solo buttate lì e fatte passare per intense a parole.
Tra i personaggi, dunque, si salva solo qualche perla rara, il resto è pura spazzatura a mio avviso.
Inoltre, trovo preoccupante che molti giovani si sentano attratti da una tale serie, che si ispirino a questo modello di vita.
Per carità, è parte dell'adolescenza cercare modelli di vita sregolata ed emozioni forti da vivere, ma come è possibile considerare profonda una serie in realtà tanto superficiale?
Non vi consiglio perciò Skins, nella maniera più assoluta, ma se vi ha incuriosito provate pure a dargli un'occhiata, spero non cadrete vittima di questo inganno.



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