
Lungi dal cominciare in un grande ospedale, Vladimir dovrà affrontare tutte le difficoltà di un piccolo ambulatorio di periferia, insieme ad atri tre infermieri: Pelageja, Anna e Dem'jan.
La sua giovane età e la poca esperienza pratica non gli saranno d'aiuto nell'abbattere i pregiudizi dei proprio colleghi, che decanteranno fino alla fine il loro bene amato Leopol'd Leopol'dovic, incaricato dell'ambulatorio prima di Vladimir.
Questa serie si divide in realtà in due momenti diversi.
Se in un primo momento vediamo delle vere e proprie avventure mediche, con tanto di operazioni, amputazioni e visite alquanto dettagliate, in cui il dramma si incentra principalmente sul ruolo vero e proprio del medico e sulla differenza che c'è con un mattatore, la seconda parte è più incentrata sul dramma intimo di questo dottore in particolare, che cede all'uso della morfina per controllare e alleviare il dolore.
La seconda parte è basata, infatti, proprio sulla storia di Bulgakov "Morfina" e tratta, in uno stile tragicomico che caratterizza la serie, di come Vladimir se la procuri e di come viva l'astinenza.
Sullo sfondo il clima della guerra civile russa contribuisce decisamente a incrementare l'elemento drammatico.
Ad interpretare il ruolo di Vladimir troviamo Daniel Radcliffe (per quanto riguarda il giovane medico) e Jon Hamm (per la sue versione adulta), infatti, questi due personaggi coesistono continuamente sulla scena: il giovane vivendo per la prima volta le esperienze narrate, il secondo ricordandole e schernendo il suo giovane alter ego con umorismo e pathos.
Quello che caratterizza la serie è decisamente lo stile tragicomico che rende ogni scena molto memorabile, divertente ma anche molto seria.
Possiamo vivere la storia di un uomo che, trovandosi a ripercorrere le sue scelte di vita, non riesce a decidersi completamente se esse siano da rifare o meno, ogni volta che interviene incitando il giovane a non commettere una certa azione è incerto e dubbioso, questo perché sa cosa lo aspetta ma capisce e rivive anche cosa lo ha spinto a quell'azione.
Il punto di vista è molto interessante e la serie molto originale e ben recitata.
La fotografia è particolarmente intensa, questo anche perché la serie non gira lo sguardo quando si parla di scene meno soft o di operazioni particolarmente rudi.
Ve la consiglio se vi piacciono le serie un po' più sui generis, se vi piace l'atmosfera tragicomica o se magari siete incuriositi dai risvolti psicologici che può subire un medico in condizioni del genere.
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