venerdì 17 marzo 2017

Please like me - " Yeeee I'll be fine"

Josh è un ventenne australiano e convive con il suo migliore amico Tom, un giorno come gli altri viene scaricato dalla sua ragazza Claire che, dopo averlo lasciato, aggiunge: "Tu sei gay". 
Se in un primo momento Josh non dà peso a questa affermazione, dopo le avances di un ragazzo, accetta con naturalezza questa novità. Da qui inizierà una serie di situazioni imbarazzanti, incontri più o meno romantici e avventure di vario genere. 

Ma la trama non è di per sé importante nella serie: non sono le cose che succedono a renderla indimenticabile ma il modo in cui il tutto si sviluppa.
I punti di forza di questo (a mio parere) capolavoro della comicità sono : la leggerezza riflessiva, la spensieratezza con la quale anche i temi più difficili (quali l'aborto, la depressione e l'identità sessuale) sono trattati, l'autoironia e la celebrazione di quella che è una vita ordinaria, con problemi consueti, ma che viene guardata con dolcezza e affetto. Non si pensa mai al futuro, nessuna delle cose che accadono a Josh o ai suoi amici sono veramente pensate per durare, tutto vive nell'istante, nell'ordinaria giornata, sono situazioni che sanno di ordinario, che incombono su tutti noi, sono abitudini, personaggi comuni.



Questa "poetica delle piccole cose" contribuisce a dare vita a qualcosa di incredibile, nuovo e poetico. Siamo fuori dagli schemi delle comuni serie televisive, sopratutto di quelle comedy, la comicità alla quale ci apre Please like me è una comicità più sottile, che non fa solo sorridere con una battuta squallida o vagamente volgare, ma fa ridere di gusto rimanendo sempre elegante e sofisticata.
E' quasi magico come questa serie abbia il potere di rilassare completamente lo spettatore e di coccolarlo durante la visione. 

I personaggi sono particolari a cominciare dal protagonista: Josh è un ragazzo antipatico, fastidioso, cinico, un ventenne con la faccia di un vecchietto (parole sue eh), ma entra subito nel cuore di tutti con facilità. Inoltre le vicende non sono mai scontate: se infatti gli argomenti sono ordinari, non mancano i colpi di scena. 
Essendo una commedia non ha una regia o una fotografia particolarmente interessanti, tutta la forza sta nella sceneggiatura, i dialoghi e le battute sono veramente godibili. 
Anche la sigla è decisamente spettacolare, l'unica costante durante tutta la serie sarà proprio la musica d'apertura (perché la situazione sarà sempre diversa) e il fatto che il titolo della puntata riguarderà il cibo.
Vi consiglio vivamente di non perdere questa serie, ve ne pentireste amaramente ve lo assicuro e vi auguro vi piaccia anche solo un quinto di quanto è piaciuta a me, vorrebbe comunque dire che la amereste alla follia. 

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