mercoledì 15 marzo 2017

Il Diritto di Contare - "alla NASA la pipì ha un solo colore"

Stiamo parlando di tre grandi donne qui : la matematica Katherine Johnson, l'ingegnere Mary Jackson e la responsabile del settore IBM Doroty Vaughn che, nell'America degli anni 60 lottano contro pregiudizi di varia natura per far valere i propri diritti.

L'idea del regista nel narrare la storia "secondaria" della corsa allo spazio, è molto interessante e di rottura. Nuovi personaggi diventano protagonisti di una storia che spesso resta dietro le quinte, eh sì perché qualcuno quei calcoli per le traiettorie li avrà pur svolti.

Il focus è tutto sulla determinazione fortissima di queste tre figure che, desiderando un riconoscimento in grado di superare la loro condizione di donne ( di colore in particolare), dia loro la soddisfazione di un simbolo concreto per loro stesse e le loro famiglie.
Kevin Costner nella figura del capo è decisamente convincente, finalmente viene rappresentato non tanto un dirigente, quanto un leader, un uomo che non guarda alle differenze tra i propri colleghi ma che si focalizza sull'obiettivo, sul sogno americano che è trama sottintesa di tutta la pellicola.
La presenza di questa figura carismatica e giusta ci fa lo stesso effetto che fa alle ragazze: apre nel nostro cuore uno spiraglio di speranza, ci fa vedere una luce in fondo al tunnel e alla fine ci affidiamo anche a lui per vedere come la storia andrà a finire.

La forza del film è dunque tutta nella narrazione : poche sono le innovazioni tecniche o le eccellenze nella fotografia o nella sceneggiatura.
Vorrei però fare un encomio speciale ai costumi, fateci caso guardando il film, i costumi, oltre ad essere perfettamente realistici e adeguati al periodo storico, sono veramente stupendi.
Inoltre si usano colori molto sgargianti e colorati per le donne, sopratutto quelle di colore, mentre colori neutri e un abbigliamento anonimo per tutti gli altri personaggi.
I costumi diventano così metafora stessa della vitalità e dell'allegria ma anche della forza e dell'individualità di queste splendide donne e le portano alla ribalta nella scena proprio come la loro intelligenza le porterà alla ribalta nella storia.
Decisamente un film da vedere, non solo perché femminista, ma perché è un film che racconta una storia inedita di un capitolo veramente molto importante ( per l'America ma anche per il mondo intero).


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