
Il centro dell'azione è la spietata caccia al tesoro, condotta da John B e i suoi amici, sulle tracce della Royal Merchant, un mercantile disperso in mare 150 anni prima con a bordo un carico di lingotti inglesi.
I ragazzi sperano, inoltre, di trovare tracce del padre di John B, dato anch'esso per disperso in mare mesi prima proprio mentre era alla ricerca del tesoro.
A fare da sfondo c'è la lotta di classe tra Pogues (classe operaia che vive di espedienti) e Kooks (classe sociale agiata) che si fa sempre più aspra.
La ricerca dei ragazzi innesca una turbolenta e violenta serie di avvenimenti fatta di inseguimenti, avventure, verità scomode, infrazioni e scavi che cambierà le loro vite e l'isola stessa per sempre.
La vena thriller della serie è mitigata dall'immancabile fattore teen drama che è ampiamente indagato, anche se con scarsa originalità, nelle vicende personali dei protagonisti.
La storia ci viene infatti raccontata attraverso gli occhi di ragazzi Pogues e abbiamo l'occasione di gettare un occhio in situazioni familiari disagiate, conflitti genitoriali e love stories varie.
La serie si articola tra momenti riusciti e attimi decisamente più deboli.
La trama di per sé scorre e la serie di fa guardare ma a volte cade in sequenze estremamente noiose e prive di ritmo, momenti in cui le questioni relative al teen drama la fanno da padrone rallentando notevolmente lo sviluppo della storia.
In generale le parti legate all'action e al thriller funzionano meglio, la grande pecca sono le situazioni sentimentali che vogliono rifarsi ai classici teen drama alla O.C. ma falliscono miseramente nel tentativo.
Da metà stagione in poi la serie migliora notevolmente: il ritmo si fa più sostenuto e la storia più incalzante.
L'impressione finale che si ricava su Outer Banks è quella di un prodotto altalenante, con molto potenziale per essere un teen drama interessante per la nuova generazione, ma con troppo poco equilibrio, in questa prima stagione, per dichiararlo vittorioso.
La storia è ancora troppo carica di banalità, passaggi prevedibili, stereotipi che rinchiudono i personaggi, privi di evoluzione, e troppi riferimenti di scarsa originalità a O.C. da cui riprende tantissime tematiche e sviluppi.
La visione, quindi, non convince pienamente ma lo consiglio a tutti coloro che si affacciano al genere per la prima volta, poiché essendo digiuni di meccanismi che invece chi naviga in queste acque da tempo ha imparato a riconoscere, la serie potrebbe sorprendervi ed intrattenervi di più.
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