
Ad una mostra d'arte, dopo aver conosciuto il pittore spagnolo Juan Antonio, se ne innamorano perdutamente entrambe, in modi molto differenti.
Due grandi amiche, ma allo stesso tempo due modi di vivere la vita e l'amore completamente opposti.
Una seria e pragmatica, sa cosa vuole e come ottenerlo, di fatto sta per sposarsi con un adorabile, perfetto e ... tremendamente noioso fidanzato. Christina invece è un'incosciente, guidata solo dai suoi istinti, sempre in cerca di novità e avventure.
Si troveranno a vivere questo amore a modo loro, ma Juan Antonio non è mai riuscito ad uscire dalla storia rabbiosa e turbolenta con la sua ex-moglie Maria Elena.
Durante il film Woody Allen sviluppa, tra i personaggi, relazioni e reazioni che sfiorano la telenovela, crea intrecci sentimentali, cene a lume di candela, escursioni, serate da movida nel mondo dell'arte spagnola.
Il film cerca di urlare Spagna in ogni momento, dal sottofondo di chitarra gitana, che accompagna tutto il film, all'uso quasi esclusivo di colori caldi, per non dimenticare l'abbondanza di bicchieri di vino rosso sempre colmi fino l'orlo.
Barcellona appare come una città in cui si può cercare se stessi, ma in cui ci si ritrova spaesati e confusi per la molteplicità di vedute che offre.
Come è tipico dei film di Allen non c'è una vera e propria fine, quello che viene ritratto è un momento, un attimo fugace della vita caotica e confusa di persone che vivono in bilico.
Le situazioni si evolvono ma i personaggi restano nelle condizioni iniziali, con i propri dubbi sull'amore, sulla vita, vagabondi, in cerca di risposte o intrappolati nelle situazioni dai quali non sono riusciti a liberarsi.
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